Angie Tunde – Vita
Credo che il “presente” sia chiamato in tal modo perché da vivere come dono ricevuto e credo che “se si stava meglio quando si stava peggio” devo capire da subito di stare bene e non tra qualche anno.
Credo che il “presente” sia chiamato in tal modo perché da vivere come dono ricevuto e credo che “se si stava meglio quando si stava peggio” devo capire da subito di stare bene e non tra qualche anno.
Mi hanno insegnato a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, ed ho conosciuto la speranza. Ho imparato a dimenticare certe cattiverie, ed ho conosciuto il perdono. Non imparerò mai ad accettare la mancanza di rispetto; tradirei le mie origini.
Non potrà mai essere un giorno migliore se continuerai a pensare al passato.
Al giorno d’oggi l’immaginazione visiva della gente è più sofisticata, più sviluppata, specialmente nei giovani, tanto che ora puoi fare una foto che suggerisce solo un piccolo qualcosa, poi di essa si può fare davvero ciò che si vuole.
Aveva paura del bene, temeva che il giorno non lo riconoscesse. Indossò allora una speranza salutò la notte e prese di petto una carezza. Con tutta la forza urlò al mondo le proprie intenzioni; “sono io, un semplice uomo e vivo!”
La vita è una continua ricerca di compatimento. Spesso vana.
É men male l’agitarsi nel dubbio, che il riposar nell’errore.