Anna De Santis – Vita
Potessi abbandonare gli affetti e non amare tanto, ma non ho il coraggio di lasciare tutto, ed i miei sogni rimangono a metà.
Potessi abbandonare gli affetti e non amare tanto, ma non ho il coraggio di lasciare tutto, ed i miei sogni rimangono a metà.
Con le carte in mano, tutti gli uomini sono uguali.
Nelle persone tutto può cambiare. Tutto è in processo, in trasformazione.
“Perché vivi se non sei felice?””Voglio tornare a scrivere, le sembra una risposta adatta?””È così importante?””Per me lo è””è sufficiente?””Ogni persona è costretta a crearsi una finzione per poter continuare a vivere. C’è chi pensa alla famiglia, chi al lavoro, chi al denaro, chi al sesso. Ma sono tutte illusioni. Io ho la mia”.
Quando l’infanzia muore, i suoi cadaveri vengono chiamati adulti ed entrano nella società, uno dei nomi più garbati dell’inferno. È per questo che abbiamo paura dei bambini, anche se li amiamo: sono il metro del nostro sfacelo.
Viviamo pensando che la vita prima o poi debba cominciare. Ti trovi davanti ad un problema e dici “lo risolvo e poi andrà tutto bene”, hai un debito da estinguere e dici “finisco di pagare e poi tiro una boccata d’aria” “oggi è lunedì non vedo l’ora che arrivi il week – end”, “stringiamo i denti tanto tra un po’ arrivano le vacanze”; e intanto il tempo passa e noi crediamo che si possa vivere solo negli intervalli. Ma perché non riusciamo e renderci conto che la nostra vita è cominciata il giorno in cui qualcuno con un camice bianco ci ha dato uno schiaffo e abbiamo pianto e che da quel giorno in poi ogni attimo è stato e sarà vita compresi gli ostacoli da superare e le lacrime da versare. L’attesa della vita è vita sprecata e a consumarsi ci pensa già da sola.
Abbiamo bisogno di due cose: lo spirito per volare e la mente per essere consapevoli che stiamo volando…