Antonino Gatto – Morte
Tu che vedi oltre l’orizzonte,continua a guardarmi,e col riflesso dei tuoi occhi,illuminami la via…
Tu che vedi oltre l’orizzonte,continua a guardarmi,e col riflesso dei tuoi occhi,illuminami la via…
Non è la morte a sottrarmi l’invincibilità, ma il sonno.
A mal mortale né medico né medicina vale.
Notte, una di quelle che non danno scampo, sinistra sinfonia di rumori e timori ancestrali.Un sudario di nubi basse e vermiglie avanzava implacabile dalle cime dell’orizzonte, si apprestava lento a nascondere le stelle del cielo mentre il chiarore della luna colava sulle sponde del lago e poteva ancora scivolarne sopra le acque immobili come argento fuso. Un vento freddo e straniero sussurrava promesse di tempesta…
La pallottola che mi ucciderà non è ancora stata forgiata.
Ci si avvicina alla fine del viaggio. Ma la fine è un traguardo, non una catastrofe.
Anche se quello che si ama si perde l’amore non si dimentica e la morte non avrà più dominio.