Antonio Belsito – Vita
La vita è tortuosa, tant’è che io penso sia un’uragano buono, perché devasta, ma si può sempre ricominciare: gli istanti vissuti divengono altri istanti. È un divenire sorprendente.
La vita è tortuosa, tant’è che io penso sia un’uragano buono, perché devasta, ma si può sempre ricominciare: gli istanti vissuti divengono altri istanti. È un divenire sorprendente.
La vita è uno stato mentale.
Prendi la tua convinzione di essere migliore e mettitela sai dove? Prendi le tue parole e chiacchiere insensate e fanne un libro avresti successo. Prendi il tuo copione recitato spudoratamente e senza vergogna a tutti e fanne un film sarebbe da oscar. C’è chi è migliore nella vita e chi è migliore solo a chiacchierare, recitare e ad esser convinto/a di essere “indispensabile” al mondo.
Come avrei potuto essere diversa?Dovevo essere più egoista, più testarda, più ribelle? Sono stata troppo condiscendente, troppo disponibile ad accontentare gli uomini della mia vita?Sono una donna fallita o una serva obbediente? In quanto donna, potevo essere accettata solo come figlia, moglie, o vedova, a meno che ovviamente non avessi preso i voti. E io sono stata anche figlia, moglie e vedova, ma anche amante.Il mio amante è morto da tempo, e ora sento che tocca a me. Scrivo queste righe per i miei figli, sperando che possano capire.All’inizio avevo una vita normale, ma la famiglia reale ha posto tali ostacoli sul mio cammino che fatico ancora a riprendermi. Come avrei potuto essere diversa? È questo il dilemma della Mia vita.
Cerca la tua tavola di colori, dipingi con essi i giorni malinconici delle persone che ami. In quei giorni quando per loro il cielo sarà grigio, tu sii quell’azzurro meraviglioso, usa tutti i colori per confortare i loro cuori.
Nella vita hai due possibilità: o ti va tutto bene, o devi far andare tutto bene.
Scrivo e leggo, leggo e scrivo. Le emozioni spingono la mia penna e muovono i miei arti. Più scrivo e più voglio scrivere; il mio cervello sembra non volersi fermare e il mio cuore continua a dettare. Mi rivedo in questi righi larghi, paralleli: in ogni rigo sono sempre io ma ogni rigo è, anche, un me diverso. Scrivere è parlare e parlarsi.