Antonio Curnetta – Comportamento
La parte più vera di me è negli impulsi che controllo, nelle emozioni che trattengo, nei pensieri che nascondo, nelle cose che non dico. Non sono per tutti, sono per quelli che riescono a guardarmi dentro.
La parte più vera di me è negli impulsi che controllo, nelle emozioni che trattengo, nei pensieri che nascondo, nelle cose che non dico. Non sono per tutti, sono per quelli che riescono a guardarmi dentro.
La persona che non vorrà allargare gli orizzonti della propria mente e non accetterà il cambiamento, rimarrà prigioniera delle proprie abitudini.
Immobili si resta di fronte all’incapacità di comportarsi in modo corretto di alcune persone. Disarmante…
Ho l’impressione che la tanto diffusa affermazione “io del sesso posso benissimo farne a meno”,…
Conoscere gli altri? Impossibile se prima non si conosce se stessi.
Forse “ingiustizia” o “giustizia” sono concetti relativi. Giustizia è quello che fa guadagnare qualcosa, anche se la toglie ad altri, e da un punto di vista di chi compie le azioni, legittimate e autorevoli per la sua parte, in effetti è giusto. Il bene assoluto non ha nessun potere, in nessuna cosa, ma il bene relativo, sì, ed è quello che forse giustifica. Il bene relativo in fondo è divino, e il Giudice supremo che ha il potere supremo compie anche il male per ottenere il bene, il suo bene, che dipende dai punti di vista. Non è giusto, ma così è, e la dittatura celeste ha sempre, sempre giustificazioni, soprattutto quando non ne ha nessuna. L’autorità non si può contestare quando sbaglia, perché ha effettivamente ragione, nel suo bene relativo.
Inutile alzare la voce, se si parlano due lingue diverse.