Antonio Papi – Anima
L’apparenza è un tronco vuoto e secco che il tempo divora, ciò che eterno è come un fiore di loto immerso nell’acqua dell’eternità chiamata anima.
L’apparenza è un tronco vuoto e secco che il tempo divora, ciò che eterno è come un fiore di loto immerso nell’acqua dell’eternità chiamata anima.
Ogni volta che sfioro la tua pelle e sento il tuo respiro miscelarsi con il…
“Fare bene per avere pace”. No, fare bene è il piacere di veder sorridere.
Quanto è breve l’attimo che separa la fine dall’inizio.
Tutti i malefici del mondo non bastano a trasformare il disegno di Dio da oscenità e male, a bene e virtù. Salvare i propri servi dalle loro azioni vili non ha senso, come non ne ha avuto commissionare lo stesso assassinio come avvenne per Ida Dalser, perché il fascio del Cristo, discendende di Re Davide, non abbia più ostacoli, per prendere il destino di quello che si uccide, mangiandone il bene per la conquista e la rovina di tutto, rovina perché solo l’apparenza può cambiare, ma non la natura. Nella tristezza di quello che passa e più non torna, si possono solo vedere macerie e morte, tra le mura splendenti e poderose, un regno esteriormente saldo, ma c’è una diafana sostanza appena sotto l’apparenza vigorosa, e vani canti verso il cielo si odono nella culla della morte, “conquista”, “conversione” dicono gli angeli alle stelle, che tremanti o divertite si nascondono, forse nel luogo oltre la notte conosciuto solo a loro. Sotto, un mondo ormai sconfitto, moltiplicato con la macellazione, piegato all’insania, ingordigia e invidia di Dio e gli apostoli del figlio: la nuova terra dei guardiani celesti.
Ecco il tempo che passa tra le righe del cuore, eccolo passare… lo guardo e…
Ho come l’impressione che nei posti in cui si parla molto di anima, ci sia un gran bisogno di vedere quella parola per una volta almeno.