Biagio Antonacci – Vita
Cade la foglia in inverno e il ramo rimane solo ad aspettare il primo raggio di sole che porta la primavera così la foglia rinasce più verde, più bella e più forte…
Cade la foglia in inverno e il ramo rimane solo ad aspettare il primo raggio di sole che porta la primavera così la foglia rinasce più verde, più bella e più forte…
Veniamo al mondo piangendo. Il nostro primo approccio con la realtà sono le lacrime, la prima sensazione che proviamo è il dolore. Quasi come un presagio, un avvertimento che tutta la nostra vita girerà intorno a vari dolori. Dal momento in cui tagliamo il cordone ombelicale inizia la nostra ricerca, volta a qualcuno che possa darci di nuovo quella sensazione di pace, ti tranquillità, nel grembo materno. Qualcuno che ci faccia provare quel nodo allo stomaco quando è lontano, e stavolta non parlo dell’ombelico. Qualcuno che possa essere un sollievo in mezzo al dolore. Passiamo la vita nella ricerca di qualcosa, senza renderci conto, che forse, quel qualcosa non esiste.
Il senso della vita…Essere sereno con me stesso e con gli altri.
Eccomi. Sono ripiombato in me. Nel deserto dalle mille sfaccettature, le mille sfumature. A me così conosciuto. Il deserto dei mille sbagli, dove io non sono. O forse, sono troppo. Non si è mai viaggiatori del nulla, quando si è alla ricerca della verità. E spesso, la ricerca finisce. Dentro di noi.
Ormai non conta più guardarsi negli occhi per dirsi che ci si ama, che è finita. Adesso ci sono i social network. La gente dovrebbe imparare di nuovo a guardarsi negli occhi.
Io non sono italiano. Non sono americano. Io sono del mondo.
La vita è questa, non ti lascia tregua, non ti concede il tempo di adattarti, di metabolizzare gli eventi, che in un batter d’occhio ti si presenta un’altra realtà, un’altra prospettiva e così la tua mente non può far altro che accelerare, non c’è il tempo di escogitare una strategia, gli eventi ti piombano addosso all’improvviso.