Carlo Bisecco – Vita
Non c’è cosa più insensata nella vita che non la vita stessa.
Non c’è cosa più insensata nella vita che non la vita stessa.
La vita è un filo sottile e noi siamo gli acrobati, che, per non cadere, non guardiamo mai giù, ma a testa alta fissiamo avanti verso la meta.
Il conformismo è la causa principale della nostra disumanità.
Ciò che viene definito “il meglio della vita” cambia in base ad ogni persona, al momento, alla sua collocazione geografica, alla cultura, al tenore di vita, all’infanzia. Il meglio della vita di ciascuno potrebbe dunque corrispondere ad una casa, un giocattolo, un violino, del cibo, una coperta, un sorriso, una maglia, un libro, una birra, una gara, un palcoscenico, un po’ d’acqua, una canzone, tu, una scusa, un ricordo, l’amore. Nel meglio della vita c’è proprio tutto. Se vogliamo nuotare tra i sogni altrui dobbiamo prima imparare a valorizzare qualsiasi cosa.
Quanti treni abbiamo visto passare? Quanti? Quanti ne abbiamo persi? Ne abbiamo rincorsi? Eppure fanno giri immensi, a volte, e tornano. Hai tutto il tempo di rifarlo quel viaggio. Hai tutto il tempo di ritrovarti in qualche piccola sperduta stazione del cuore. Tutto il tempo.
“Nel mondo non esiste nulla di completamente sbagliato, figlia mia”, le aveva detto il padre, indicando l’orologio. “Persino un orologio fermo riesce ad indicare l’ora esatta due volte al giorno.”
C’è chi nasce per guardare la vita altrui e chi nasce per osservare la propria vita.