Che Guevara (Ernesto Che Guevara de la Serna) – Personaggi famosi
Siamo realisti, esigiamo l’impossibile.
Siamo realisti, esigiamo l’impossibile.
L’ipotesi fornita da Daniele Luttazzi – la puntata che stava andando in onda dedicata all’Enciclica – è l’unica che spieghi la cancellazione del programma con un minimo di logica. Senza questa spiegazione, anche dopo tutte le parole e le lettere, non torna niente: soprattutto la tempistica di quanto è avvenuto – la censura che arriva dopo una settimana dalla messa in onda. Il meccanismo è semplice, si invitano tutti a concentrarsi su quanto è già andato in onda – e che era passato nel disinteresse totale – si glissa sul fatto che forse il punto è quanto in onda dovrà ancora andare. Ps. La discussione su quanto sia più o meno divertente Luttazzi, sui limiti della satira, sull’ipotesi di vivere in un paese sufficientemente libero oppure in una plaga sudamericana, è la più noiosa e inutile possibile. Ovvio che ognuno la pensi come crede e che dall’insieme non possa venire fuori nessuna sintesi attendibile, può venire fuori soltanto la conferma dell’assioma che chi ha più potere impone e gli altri subiscono, o cercano di conquistarne di più.
(Parlando della bomba atomica) Se solo l’avessi saputo, avrei fatto l’orologiaio.
Quisquilie, bazzecole, pinzillacchere, sciocchezzuole!
Se un uomo non ha scoperto qualcosa per cui è disposto a morire, non è degno di vivere.
Perché mi devo ritirare? Adesso con questo contratto fantastico che mi han fatto. Tra l’altro devo dire… il mio angelo custode -lo vedi che ce l’ho qua dietro, sai, il mio angelo custode, quello che mi ha seguito fin da quando (ti ho detto) sono andato a San Vittore e che mi consiglia- io sento nel mio orecchio un suggerimento, e mi dice “devi fare questo, devi fare quell’altro”. Lui, quando ha sentito che mi hanno fatto fuori alla Fininvest, ha detto “Adesso preparo qualche cosa di altrettanto importante” e ha suggerito a quelli di Sky di contattare Mike Bongiorno.
Fabrizio De Andrè era un diverso in quanto artista, ossia l’emarginato per eccellenza, colui che fortuna o sfortuna si trova a dover dipingere una parte di verità che i più decidono di occultare per vivere ipocritamente meglio.