Claudio Caputo – Vita
Tu sei più forte del dolore di un “momento”. Il dolore ci tempra per affrontare il futuro con maggiore solidità e meno paure.
Tu sei più forte del dolore di un “momento”. Il dolore ci tempra per affrontare il futuro con maggiore solidità e meno paure.
Siamo alla perenne ricerca di qualcosa che ci completi ma spesso trascorriamo parte del tempo a decifrare le ombre nelle vite altrui poiché temiamo di mettere a nudo quelle che ci riguardano. Fuggendo da noi stessi, allontaniamo l’io dalla sua sorgente primaria. E fintanto che la sorgente e l’io saranno separati fuori e dentro al medesimo corpo, anche la sacra dualità dell’uomo è destinata a non ricongiungersi.
Sapresti dirmi cosa ti aspetti dalla vita? Troppo facile dire tranquillità, felicità, gioia, soldi, salute, amore. Se la nascita comporta sofferenza, anche se a lieto fine e la morte solo sofferenza, come possiamo pretendere che tutto quello che sta nel mezzo sia diverso? L’unica cosa che possiamo fare è accettare tutto ciò che ci viene dato, bello o brutto che sia e lasciarlo scorrere nel modo migliore possibile.
Si dice “mostri sacri” perché ormai troppo spesso quelli che consideriamo sacri non sono che dei mostri.
Mai smettere di vivere la vita, ogni particella di vita, ogni attimo, mai perdersi ogni respiro, di questa esistenza misteriosa.
Il mondo è uno specchio che a ciascuno restituisce la sua immagine.
La vita non è di per se stessa né dolce né salata, bensì è come un piatto scondito e sciapo, al quale lo zucchero o il sale è aggiunto a tavola, da chi vuole o è costretto ad assaporare la sua dolcezza o la sua acidità.