Daniele De Patre – Vita
Come? Siamo tutti sulla stessa barca? No! Voglio scendere, proseguo a nuoto.
Come? Siamo tutti sulla stessa barca? No! Voglio scendere, proseguo a nuoto.
Alla nostra coscienza diciamo la verità, agli altri quello che ci comoda.
Vorresti scompariredopo l’ultimo battito d’aliDopo l’ultimo sorriso, rimasto appeso, agonizzante, ad un filo di lucePromesse, arse nel fuoco dei ricordiCeneri di passioni, spente nel gelo dell’animaSogni, strappati brutalmente alla ragnatela della fantasiaVuoto. Nel quale rimbombano sorde le tue urlaUna bambola, fatta di stracci, alla quale è stato strappato a morsi il cuore e calpestata con violenza l’anima. Vuota dentro.Vorresti scomparirema inaspettatamente rinascerai…
Io vivrò, e lo farò a modo mio, fino a quando ne sarò capace io. E di certo c’è qualcosa che farò: io amerò.
Il rullino fotografico mi ha insegnato che andrebbero congelate solo le emozioni che non sarei stato in grado di raccontare. E a vivere appieno tutte le altre.
La vita è difficile, difficile è saperla affrontare con coraggio e dedizione, difficile è non abbattersi dinanzi agli innumerevoli ostacoli che si formano senza fatica. Difficile è non abbandonarsi alla perdizione e alla superficialità che a dismisura si espande senza confini. Ma è anche vero che se non ci fossero le salite non apprezzeremmo le discese, se non ci fossero le strade tortuose non apprezzeremmo quelle dritte e senza impervie, senza ostacoli. La vita è una un romanzo da scrivere. Con trame, capitoli e protagonisti tutti da scoprire giorno per giorno.
Ancora oggi un sole nero riflette l’ombra dello sterminio che ha accecato la follia dell’uomo.