Ennio Flaiano – Società
Fra 30 anni l’Italia non sarà come l’avranno fatta i governi, ma come l’avrà fatta la tv.
Fra 30 anni l’Italia non sarà come l’avranno fatta i governi, ma come l’avrà fatta la tv.
Se vogliamo che le cose cambino, occorre occupare le banche e far saltare la televisione. Non c’è altra possibile soluzione rivoluzionaria.
Ogni volta che dico qualcosa di intelligente c’è sempre qualche idiota che mi dà del comunista.
Nessuno può salvare il mondo, ma ognuno può scegliere di spegnere la “scatola vuota parlante”, uscire per le strade, osservare, ascoltare e parlare con la gente. Incontrarsi, unirsi, proporre idee, realizzare ideali per migliorarci e vivere alla pari. Il cambiamento non è un’utopia, e si può raggiungere se si cammina uniti, insieme, e non divisi tra bandiere di partiti i cui adepti fanno soltanto i propri interessi. Se poi le persone dei “neonati movimenti apartitici” si stringono le mani, (il tempo al presente è voluto) il cambiamento nasce, cresce, matura e migliora la vita di tutti; pensiamo ai bambini e alle bambine che sono gli uomini e le donne di un domani molto vicino, perché siamo noi, in parte, responsabili del loro futuro.
Sono furioso con quegli arrampicatori sociali che, non riusciranno mai a spendere tutti i soldi che cercano di accumulare, a discapito della povera gente.
Abbiamo tutti qualcosa da imparare. Sperando che il maestro non pensi di saper già tutto.
Siamo soli grazie all’aiuto di troppe persone.