Erich Fromm – Filosofia
La felicità dell’uomo moderno: guardare le vetrine e comprare tutto quello che può permettersi, in contanti o a rate.
La felicità dell’uomo moderno: guardare le vetrine e comprare tutto quello che può permettersi, in contanti o a rate.
Accoglie un alito di brezza la mia inquietudine, vicino a te, mare… Guizzano i pensieri, mentre antichi e recenti scheletri fluttuando tra le onde vanno e sempre tornano ad infrangersi sugli scogli del mio cuore! La già rara gocciolina di gioia rapidamente evapora, senza lasciar traccia, se non nella ricerca spasmodica e nostalgica di un’altra e un’altra ancora. Il dolore no! Al contrario, resta! Si fissa, si incrosta sulle mie rocce. In attesa di quella gioiosa goccia resta in pena… la mia pena.
Colui che nell’animo è solido come una roccia, colui che non vacilla, colui che non prova nulla, colui che non ha emozioni, e non s’adira, non può conoscere la sofferenza.
Ci sono giorni nei quali la stanchezza pare insuperabile e giorni nei quali la gioia è incontenibile, ricordati solo di questi ultimi, ti farà scordare i primi.
Ognuno di noi ha il suo perché.
Sei spiritoso, allegro, facile alle amicizie e lei ti sposerà per questo; dopo il matrimonio lei penserà che sei troppo spiritoso, allegro e facile alle amicizie e così cercherà di modificare il tuo comportamento: quando ci sarà riuscita non le piacerai più!
Fu così che sentivo di nuovo lei, la dea solitudine, che invadeva il mio io. È così difficile disabituarsi a essere soli col proprio essere, e sentirsi, dopo essersi disabituati, così maledettamente soli.