Fabrizio De André – Acqua
Il mare un elemento unico separa e unisce.Nel suo ruolo di separare stimola la nostra fantasia, quando invece unisce ci mette in rapporto costante con la realtà.
Il mare un elemento unico separa e unisce.Nel suo ruolo di separare stimola la nostra fantasia, quando invece unisce ci mette in rapporto costante con la realtà.
Se davanti al mare un’onda sa emozionarti e spaventarti tale da infrangere le tue certezze…
Per me giocare con il fuoco è un gioco da bambini se con me ho l’acqua.
L’inferno esiste solo per chi ne ha paura.
Venne alla spiaggia un assassino, due occhi grandi da bambinodue occhi enormi di paura, eran gli specchi di un avventura.E chiese al vecchio dammi il pane, ho poco tempo e troppa famee chiese al vecchio dammi il vino, ho sete e sono un assassino.Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno, non si guardòneppure intorno, ma versò il vino e spezzò il paneper chi diceva ho sete e ho fame.
È delizioso restare immersi in questa specie di luce liquida che fa di noi degli esseri diversi e sospesi.
Le donne. Il mare sembrava, tutto d’un tratto, averle aspettate da sempre. A credere ai medici, stava lì, da millenni, perfezionandosi pazientemente, nell’unico preciso intento di offrirsi come unguento miracoloso da offrire alle loro pene, dell’animo e del corpo. Così come andavano ripetendo in salotti impeccabili, a mariti e padri impeccabili, gli impeccabili dottori, sorseggiando tè, e misurando le parole, per spiegare, con paradossale cortesia, che lo schifo del mare, e lo choc, e il terrore, era, in vero, serafica cura, per sterilità, anoressie, sfinimenti nervosi, menopause, sovraeccitazioni, inquietudini, insonnie. Ideale esperienza per sanare i turbamenti della giovinezza e preparare alla fatica dei muliebri doveri. Solenne battesimo inaugurale di giovinette divenute donne.