Fiorella Cappelli – Vita
La notte ed il giorno sono perle di una collana con tanti fili… sul collo della vita.
La notte ed il giorno sono perle di una collana con tanti fili… sul collo della vita.
Svegliarsi, scoprire che ogni giorno è un nuovo sole nel tuo cuore.Ti fa apprezzare la vita, splendidamente infinita.
Gli strappi della vita sono le fessure, dove poi s’insinueranno i raggi del sole che le rammenderanno con il loro calore e il soffio di primavera.
Alla vita non puoi chiedere un minuto più di quanto è disposta a concederti.
La vita è fatta di alti e bassi, di momenti brutti e quando meno te lo aspetti arrivano quelli belli. Nei momenti bui vorresti sprofondare, ma poi arriva il sole e trovi la forza di ricominciare.
La giovinezza non è un periodo della vita, e uno stato d’animo, che consiste una certa forma della volontà. In una disposizione dell’immaginazione, in una forza emotiva nel prevalere dell’audacia sulla timidezza, della sete dell’avventura, sull’amore per le comodità. Non si invecchia per il semplice fatto di aver vissuto un certo numero di anni, ma solo quando si abbandonano i propri ideali. Se gli anni tracciano i loro solchi sul corpo, le rinunce all’entusiasmo li traccia sull’anima. Essere giovane significa conservare a sessanta, a settant’anni, l’amore del meraviglioso, lo stupore per le cose sfavillanti e i pensieri luminosi, le sfide intrepide lanciate agli avvenimenti, il desiderio insaziabile del fanciullo per tutto ciò che è nuovo, il senso del lato piacevole e lieto dell’esistenza. Resterete giovani finché il vostro cuore saprà riceve i messaggi di bellezza, di audacia, di coraggio, di grandezza, di forza che vi giungono dalla terra da un uomo o dall’infinito. Quando tutte le fibre del vostro cuore saranno spezzate e su di esso si saranno accumulate le nevi del pessimismo e il ghiaccio del cinismo è solo allora che diverrete vecchi e possa Iddio aver pietà della vostra anima.
Semmai smettessi di essere stupido e incosciente e se dicessi di no a del buon rum o a un viaggio vi autorizzo a uccidere il mio spirito, a calpestarmi e a condannarmi all’oblio. Ma se smettessi di scrivere come solo io so fare fate di me ciò che volete; e che sia depravatamente perfido, ignobile e oltre il limite dell’immaginabile.