Francesco Saudino – Vita
Capita sovente che qualcuno possa essere il più grande male per se stesso, in quei casi sarebbe ingiusto coinvolgere qualcuno nella lotta a questo male, soprattutto quando si sa che non ci sarà vittoria.
Capita sovente che qualcuno possa essere il più grande male per se stesso, in quei casi sarebbe ingiusto coinvolgere qualcuno nella lotta a questo male, soprattutto quando si sa che non ci sarà vittoria.
Liberi IPrenderò fili d’oro per illuminare le nottidi questi istanti deludenti, alienanti, dissacranti.Ricorderò il vento di una sera e quella soffusa lampada lontana, irraggiungibile.Attraverserò il bosco sola per non perdermi più.Asciugherò infinite lacrime di rugiada segnate sulle mie gote in quei mattini solitariNon fermerò il tempo né cambierò questa realtà indegna, ingiusta che mi rende invisibile e comprime il mio cuore in una morsa di dolore.Ma non mi arrenderò…
Ho tanti obiettivi nella vita, il più semplice capire fin in fondo le persone, saperle guardare dentro, saperle ascoltare davvero, saperle comprendere anche laddove si nascondono dietro paure ed incomprensioni. Il più complicato mantenere sempre acceso l’amore, l’affetto, le mie consapevolezze, le mie forze, le mie speranze, in punto dove io possa usufruirne sempre; nel mio cuore; “vive, accese, a portata di mano” sempre, senza riporle nel dimenticatoio! Tanti obbiettivi, tante strade da percorrere, tante cose da fare, tante illusioni da dover eliminare, per poter finalmente afferrare con mano i miei sogni e la serenità che li accompagna.
Così, viaggiando nel tempo, nei giorni, conosci milioni di anime. Ci parli, sorridi, le guardi, di tanto in tanto ti fermi, ricambi gli sguardi. Poi però riprendi il tuo cammino. D’improvviso ne incontri una che stravolge il senso del tuo percorso per sempre, mobilita inevitabilmente le vecchie prospettive territoriali e oserei dire anche l’origine del tuo cielo, la direzione dei tuoi occhi. Dopodiché nulla sarà più maledettamente uguale. Mai più. E nel preciso istante in cui te ne accorgerai capirai perché da tutto il resto sei sempre andato via.
A volte penso che la vita andrebbe vissuta con più leggerezza senza porsi tante domande alla ricerca di risposte inutili. Vivere un giorno alla volta sottraendo il pensiero dalla schiavitù di un tempo che non ci appartiene e che probabilmente non sarà mai come temiamo o speriamo. Imparare a scorgere la vita nascosta in ogni istante di un tempo che inesorabilmente sfugge agli occhi della mente ma non ai battiti del cuore.
A differenza delle altre malattie la vita è sempre mortale.
Anche fra lacrime troverai almeno un motivo per sorridere ancora.