Franco Paolucci – Vita
Essere e non morire più: nascere, vivere operando, morire fisicamente, scrivere il proprio nome nel rotolo della vita.
Essere e non morire più: nascere, vivere operando, morire fisicamente, scrivere il proprio nome nel rotolo della vita.
La vita è come un libro suddiviso in capitoli, alcuni saranno belli, certi anonimi, altri tristi, bisognerebbe riuscire ad affrontare tutto con equilibrio, avere la forza di restare a galla quando si sta per affondare e cercare, quando si è presi dall’euforia di non volare troppo in alto per non rischiare di precipitare di colpo, perché in fondo la vita è una sola e non merita di essere buttata.
Il tempo passa graffiando le pareti del nostro cuore.
“Invecchiare che orrore!” Diceva mio padre ma e l’unico modo che ha trovato per non morire giovane.
Ogni strada mi porterà da te.Mai si perderà il mio cuore,mai il mio tacito pensiero.E poi si tratterà di ricordare insiemefino alla fine, tenendoci per mano,ciò che avremo intensamente vissuto.Così nessuna lacrima,nessun battito e nessun sospiro,nessun sussurro andrà mai perduto.
Un passo, quel passo, cancella mille silenzi.
La nostra vita, questa vita che ci porta a fare salti mortali tra reale e virtuale. Siamo divisi in due mondi, uno che ci porta via il tempo vivendo e l’altro che ci fa sognare di tempi lontani. A voi, pagine a me care, dico di non chiedere scusa se non passate qui, la vita va vissuta tutta i giorni, qui ci rilassiamo quando stacchiamo la spina dal lavoro, dalla famiglia e cerchiamo di lasciar dormienti i problemi, quindi non preoccupatevi se non avete il tempo, esso è un continuo scorrere, fregandosene di quello che noi vorremmo fare. Allora voi vivete e quando potete passate e salutate, ma non chiedetemi scusa se per un po’ non ci sarete o non vi siete fermati da me. La vita è un’altra cosa. Noi siamo solo anime virtuali che sognano in affranti di tempo perduti.