Friedrich Wilhelm Nietzsche – Stati d’Animo
Siamo tutti uguali: chi si sente diverso va da sé al manicomio.
Siamo tutti uguali: chi si sente diverso va da sé al manicomio.
Non è la sofferenza a spaventarmi, ho imparato ad amarla. È la tua e la sua sofferenza che mi uccide; è l’altrui dolore che non riesco a sopportare. Nulla è vero nel mondo della memoria, tutto è solo il mondo che ricordi, ed i tuoi occhi godono del futuro senza conoscenza, e con solo inutile speranza. Nulla è vero nel mondo del finito.
Mi accontento non posso avere molto, ne dare, ma prepotentemente stuzzichi le mie emozioni un intenso fibrillare di emozioni frullano nell’anima benché sembri fermo su questo piedistallo del dolore s’agita il cuore al desiderio di baciarti. Cos’hai fatto? Tu portentosa fanciulla hai con te le chiavi delle mie speranze, o meglio la luce che irradia l’ombrosa via della vita! Ma è il destino che lo esige, e noi nelle sue mani siam legati per amarci perché se due anime son in sintonia e si desiderano hanno già inciso la loro storia nel libro dell’amore!
La verità è che non me ne importa niente delle delusioni, del dolore che ho provato. Non mi interessano le lacrime versate, ne i momenti di rabbia che ho dovuto tenermi dentro. Non ha importanza il tempo, le ore spese per chi poco meritava. Conta che io ce l’abbia sempre fatta! Conta che io abbia potuto sempre voltarmi ed andarmene a testa alta. Come una vera guerriera che ha perso una battaglia, ma ha lottato con coraggio, onore, cuore e amore per una “persona” in cui credeva tantissimo!
L’ansia non ci sottrae il dolore di domani, ma ci priva della felicità di oggi.
Sei in armonia con te stesso, quando hai trovato la giusta sintonizzazione con mente, corpo e qualsiasi ambiente circostante.
Quanti pianti mi sono fatta sai!? Quasi fino a sentirmi male. Senza capire, non mi davo pace e continuavo a domandarmi perché. Ne ho subite di cose e sono arrivate quasi a distruggermi. Oggi non riesco più non solo a perdonare, ma nemmeno ad aver pietà per certa gente di merda. E aspetto solo il giusto modo e il giusto momento per dirgli: “ieri a me, oggi a te”!