Gabriele D’Annunzio – Angelo
Un angelo o un demone della notte soffia sull’incendio chiuso del mio occhio perduto.
Un angelo o un demone della notte soffia sull’incendio chiuso del mio occhio perduto.
All’uomo, un uomo é ancora più caro di un angelo.
Sei forse un angelo che mi è stato mandato dal cielo? Sei forse il vento…
Se gli angeli venissero sulla terra, avrebbero il viso dei bambini.
Bastano due individui per fare famiglia, basta una foglia per fare casa.
Nel silenzio, ascolta. E quando ti scende una lacrima, non la respingere. È il tuo angelo che ti accarezza e sussurra al tuo cuore una poesia. La senti? È la sua voce, la puoi ascoltare ovunque, nel profumo del mare, nella dolcezza di un’alba o di un tramonto, nel mormorio del vento, nello scrosciare della pioggia, in un abbraccio inatteso, in una vita che nasce. Ascoltala, perché è l’amore, quello puro, la poesia più dolce che ci sia.
Si dice che chi sa far felici gli altri è un Santo. Alora è forse…