George Bernard Shaw – Paradiso & Inferno
In paradiso un angelo non é niente di particolare.
In paradiso un angelo non é niente di particolare.
È ciò che fanno tutti i poeti: parlano con se stessi ad alta voce; e il mondo li ascolta per caso.
Siamo tutti angeli fino quando non passiamo dall’inferno.
Il silenzio è la più perfetta espressione del disprezzo.
L’inferno è un’invenzione degli uomini.
Per alcuni di noi, per cui la vita è o bianca o nera, o tutto o niente, o dentro o fuori, senza mezze misure…l’essenza di ogni oggetto che possiamo possedere, dal più scontato al più raro, viene massimizzata, fondamentalmente privandosene. Perché solo la privazione aumenta il desiderio. E quando il desiderio è estremo, la sua percezione e intensità sono equivalenti a quelle di un orgasmo. Ebbene si. Bisogna fare l’amore. Fare l’amore con il cibo, con le proprie passioni, con la propria mente, con il proprio corpo, con il proprio uomo. E fare l’amore significa arrivare allo stremo delle energie fino a far male, a far mancare il respiro, a nauseare. Una sorta di masochismo paradossalmente rigeneratore, che si raggiunge solo rendendo esclusivo l’approccio con l’oggetto. L’abitudine è assuefazione che sminuisce il suo straordinario valore. Per questo bisogna fondamentalmente privarsene…
Se Adamo si fosse accontentato di pesche, uva, pere e ananassi, oggi vivremmo nel Paradiso Terrestre.