Géza Csáth – Ricordi
In genere le vecchie impressioni non rielaborate riaffiorano in una specie di libera associazione di idee.
In genere le vecchie impressioni non rielaborate riaffiorano in una specie di libera associazione di idee.
Un giardino colmo di rose eri tu, i tuoi fiori belli sia agli occhi sia al sentore, profumavi di vita. Il tuo era uno di quei giardini senza recinzione né tantomeno un cancello, dove ognuno attratto dalle tue bellezze e dalle tue fragranze si sentiva autorizzato a recidere quelle tue rose, adesso che di quel bello ti rimangono solo gli arbusti spinosi, quelle spine fanno solo tanto male al tuo cuore!
Da piccolo bastava chiudere gli occhi per far sparire la realtà. Se li chiudo ora la realtà sparisce, ma rimangono i ricordi.
Mi chiedo se è meglio svegliarsi delusi per l’illusione di un sogno o addormentarsi speranzosi di riviverlo ancora.
Ricordi che camminano nel passato, lasciano tracce di malinconia e felicità e calpestando i dettagli sconvenienti, riproducono un illusione pronta a rinascere.
È nel momento in cui i tuoi sogni diventano ricordi o peggio ancora incubi… che capisci che è tutto finito.
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