Giorgio Gaber – Personaggi famosi
Le più belle trombate della mia vita le ho fatte da solo.
Le più belle trombate della mia vita le ho fatte da solo.
L’invidia è il sentimento che noi proviamo quando qualcuno, che noi consideriamo del nostro stesso valore ci sorpassa, ottiene l’ammirazione altrui. Allora abbiamo l’impressione di una profonda ingiustizia nel mondo. Cerchiamo di convincerci che non lo merita, facciamo di tutto per trascinarlo al nostro stesso livello, di svalutarlo; ne parliamo male, lo critichiamo. Ma se la società continua ad innalzarlo, ci rodiamo di collera e, nello stesso tempo, siamo presi dal dubbio. Perché non siamo sicuri di essere nel giusto. Per questo ci vergogniamo di essere invidiosi. E, soprattutto, di essere additati come persone invidiose. In termini psicologici potremmo dire che l’invidia è un tentativo un po’ maldestro di recuperare la fiducia e la stima in sé stessi, impedendo la caduta del proprio valore attraverso la svalutazione dell’altro.
Ci sono emozioni che non ci permettono di agire, ma lavorano dentro e c’illuminano.
Provo un intenso desiderio di tornare nell’utero… di chiunque.
D’entusïasmo ho l’anima Albergo; e sol d’un Nume Io son cantor: degli angeli L’impenetrabil lume Circonda il mio pensiero, Ch’erto su lucid’ali, Sprezza l’invito altero De’ superbi mortali.
Ero una sorta di stufa: guadagnavo un po’ per consumare di più. Non ho sviluppato il senso del risparmio, dell’accumulare. Io mangiavo, consumavo… uno schifo.
Ho preso tanti pugni nella mia vita, veramente tanti… ma lo rifarei perché tutti i pugni che ho preso sono serviti a far studiare i miei figli.