Giorgio Gaber – Politica
Non temo Berlusconi in sé, temo Berlusconi in me.
Non temo Berlusconi in sé, temo Berlusconi in me.
Forse ciechi e sordi come siete,tutti ammassati al balcone di piazza veneziaavrete ancora la spudoratezzadi definirli sbandatio pieni di ideologia,vuoti di ideeoppure antidemocratici,e stare a guardare.Quando si muoveranno i vinti di semprele vittime degli altri,le persone comuni.Quando in piazza,in strada,ci sarà l’italia contro l’italia,chi ha sempre vissuto onestamentecontro chi è vissuto da disonesto,chi ha pagato ingiustamentecontro chi lo ha ingiustamente condannato,chi è stato derubatocontro chi ha rubato,chi ha lavorato semprecontro chi non ha mai fatto nullae chi glielo ha permesso,chi ha amministrato benecontro chi ha amministrato male.E voi a fare da spettatori,ma per poco,i vincitori guarderanno in alto…
Per far si che la “buona politica” sia presente nelle famiglie italiane entra in vigore una nuova legge. Ad ogni famiglia verrà inviata la foto di un politico, dovrà essere messa in casa, bene in vista, ed ogni mattina tutti i componenti della famiglia dovranno rivolgere a lui/lei il loro primo pensiero. Periodicamente una commissione governativa passerà a verificare lo stato delle foto, sono previste pene severe per chi non le terrà con la cura che secondo loro meritano.
I nostri politici amano molto cinguettare su twitter. Molti italiani sognano che i twitter siano una specie di alberi e vorrebbero armarsi di doppiette e diventare cacciatori.
L’equivoco dei nostri tempi è che non è la politica a servirsi di tecnici, ma gli stessi a servirsi della politica.
Fino a quando anche un solo voto andrà ad un partito o ad un suo esponente tutta la classe politica si sentirà legittimata a continuare a prendere per il culo l’intero paese.
Non si fa politica con la morale, ma nemmeno senza.