Giulio Castronovo – Vita
Prima vittima poi carnefice, prima ladro poi benefattore, prima vincitore poi perdente, prima inseguitore poi inseguito, prima schiavo poi libero. O viceversa. È questo il gioco della vita.
Prima vittima poi carnefice, prima ladro poi benefattore, prima vincitore poi perdente, prima inseguitore poi inseguito, prima schiavo poi libero. O viceversa. È questo il gioco della vita.
Definirei una “vita” perfetta, quella in cui si potesse nascere vecchi e col passare degli anni diventare bambini, per poi poter di nuovo ripercorrere la stessa strada in senso inverso, con la possibilità di correggere quegli errori di inesperienza.
Ci vuole coraggio, oggi, per lottare davvero. Per non lasciarsi andare. Per non mollare. Io ho deciso: non voglio morire per amore, io voglio vivere per amare.
Si nasce nel duolo, con esso si vive e assieme si muore.
La vita è un insieme di prove per rivelare la nostra natura e soprattutto per permettere alla nostra anima di potersi esprimere, materializzando nella realtà tutto ciò che è inerente all’origine stessa della vita e dell’universo che ci circonda.
Per vivere soli bisogna essere o un animale o un Dio, dice Aristotele. Manca il terzo caso: bisogna essere l’uno e l’altro, un filosofo.
In giro c’è tanta arroganza e presunzione, si giudica secondo i propri parametri, senza tolleranza. La realtà non è uguale per tutti, ha tante sfaccettature, ciascuno ne vede alcune e ne trascura altre, la diversità deve favorire un confronto leale e un dialogo costruttivo.