Giuseppe Catalfamo – Vita
Prova solo per un secondo ad immedesimarti nel pensiero d’un cucciolo immobilizzato, sottoposto ad un qualsiasi esperimento “testologico”.
Prova solo per un secondo ad immedesimarti nel pensiero d’un cucciolo immobilizzato, sottoposto ad un qualsiasi esperimento “testologico”.
Se il peggio è davvero passato, la lezione da trarre sta in nuovi comportamenti più sobri da mettere in pratica.
La vita è un fiume che scorre e non torna mai alla sorgente, puoi arretrare nel tempo solo con la moviola dei ricordi proiettati, in differita, sullo schermo della tua mente.
Quello che forse la gente non ha ancora capito è che se non sai rispondere alla domanda “Perché stai vivendo?”, non stai vivendo affatto.
Sono venuta al mondo e il medico mi ha dato due schiaffi per farmi piangere, quell’urlo disperato serviva a fare capire al mio primo carnefice che ero capace di respirare, che ero “viva”! Crescendo ho preso parecchi schiaffi da mia madre, lei diceva che servivano per insegnarmi come ci si comporta, come si “vive”! Sono diventata adulta adesso gli schiaffi me li dà direttamente la vita, quella per cui sono nata, quella per cui mi hanno cresciuta. A saperlo cominciavo dalla nascita, glieli davo io due schiaffi al dottore e gli dicevo “brutto pirla rimettimi da dove mi hai tirato fuori”.
La capacità di fare del bene nonostante il male subito, questa è la misura di un uomo.
Il cuore nella solitudine e nella pace. Non Parlo della solitudine, dell’isolamento completo e della privazione,. Ma da scarico dell’universo, che attraverso l’assenza di pensiero, e con la cecità di un ‘Aedo non fa sentire, toglie la percezione di essere in un ingorgo, e ti riempie di calma.