Gore Vidal – Omosessualità
Non ricordo se la mia prima esperienza fu omosessuale o eterosessuale: sono sempre stato troppo educato per fare domande.
Non ricordo se la mia prima esperienza fu omosessuale o eterosessuale: sono sempre stato troppo educato per fare domande.
Ho resistito fortemente e, nei limiti del possibile sono riuscito a impedire agli altri di limitare la mia identità al ristretto campo dei miei gusti e pratiche sessuali. Per dirla in breve, il Luca scrivente in questo momento è un Luca scrivente e basta; il Luca che poco fa ascoltava musica è un Luca ascoltatore eccetera.Se però dalla finestra vedessi passare un grazioso soldato, c’è caso che mi distrarrei, diventerei un Luca desiderante, abbandonerei forse il lavoro, trovando una qualche scusa pseudo morale, e farei il possibile per tradurre in atto, anzi in una serie di atti – questi sì omosessuali, con detto soldato – quei desideri.
L’omosessualità esiste solo nella mente malata degli ignoranti. Gli stessi, che non hanno ancora capito il vero significato della parola amore.
Nell’esercizio della professione di psicologo non c’è spazio per la pratica dell’omofobia; o si è psicologo o si è omofobo. Credere di poter fare tutti e due è roba da chi ha seriamente bisogno di andare dallo psichiatra.
Lo status quo eterosessuale, tramite il “progressismo”, medita un’integrazione totale dell’omosessualità, un suo rientro (dalla porta di servizio) nelle strutture della famiglia.
Solo un cretino può dire di non amare il tabacco e i ragazzi.
Non sono gay ma vorrei esserlo per il solo desiderio di far incazzare gli omofobici.