Groucho Marx – Matrimonio
Il matrimonio è un istituto meraviglioso, ma chi vorrebbe vivere in un istituto?
Il matrimonio è un istituto meraviglioso, ma chi vorrebbe vivere in un istituto?
Spesso il matrimonio finisce subito dopo quel magico sì.
C’è chi si affanna da mesi oppure per un anno per programmare preparare organizzare il proprio matrimonio addirittura si indebitano per poche ore di bella festa poi: il giorno dopo tutto torna come era prima. Che illusione l’apparenza, che spreco di energie se poi non sai donare amore.
Molti giovani si scambiano promesse d’amore eterno. Dopo il matrimonio però, le cose cambiano radicalmente. Quasi i due terzi dei matrimoni che si celebrano in Italia, non superano il fatidico traguardo del settimo anno. Se a questi due terzi si aggiungono i matrimoni che, per vari motivi, non vengono sciolti, ma che di fatto esistono solo sulla carta; si può dedurre che matrimoni normali, e forse anche qualcuno felice, sono la minima parte. Venga allora preferito e sostenuto il celibato/nubilato. (Per bere un bicchiere di latte, non c’è bisogno di comprarsi una mucca).
A un marito-scienziato è più facile mettere le corna, poiché più un uomo sa, meno sospetta.
Il matrimonio è come una barca e gli sposi sono come i remi, devono lavorare entrambi per la stessa direzione, o si procederà in alto mare!
Una donna sposa un uomo sperando che cambi, e lui non cambierà. Un uomo sposa una donna sperando che non cambi, e lei cambierà.