Heinrich Böll – Religione
Gli atei annoiano perché parlano sempre di Dio.
Gli atei annoiano perché parlano sempre di Dio.
Il Cristianesimo promette di rendere gli uomini liberi, ma non promette mai di renderli indipendenti.
Non fiutiamo ancora il lezzo della divina putrefazione? Anche gli dèi si decompongono! Dio è morto! Dio resta morto! E noi lo abbiamo ucciso! Quanto di più sacro e di più possente il mondo possedeva fino ad oggi, si è dissanguato sotto i nostri coltelli.
Il modo migliore per scacciare il Diavolo, se non vuol cedere ai testi della Scrittura, è di deriderlo e insultarlo, poiché egli non può sopportare la beffa.
Alcuni terribili versetti del Deuteronomio ci ammoniscono a non perdere la consapevolezza della nostra dignità di essere liberi pena il ritorno all’Egitto nella più dura delle condizioni. Il ritorno in Egitto è sempre in agguato, non bisogna farsi illusioni. La schiavitù che quel luogo rappresenta non è solo quella dura che vediamo rappresentata nel film di genere, essa è anche l’asservimento alle seduzioni del potere e del denaro.
Chi vive Dio al passato od al futuro in realtà non vive. Perché Dio è.
Dio non è morto, ciò che muore sono le forme sempre limitate che l’uomo dà a Dio.