Heinrich Heine – Politica
Lo scrittore che vuol promuovere una rivoluzione sociale, può sempre precorrere il suo tempo di un secolo.
Lo scrittore che vuol promuovere una rivoluzione sociale, può sempre precorrere il suo tempo di un secolo.
Ho come l’impressione che gli stessi coglioni che stanno al potere li incontro ogni giorno per strada.
Abbiamo continuato a immaginare che Berlusconi fosse un problema della politica e non ci siamo accorti che, molto prima, è un problema della cultura.
A volte la politica è il pasticcio scombinato più riuscito dell’uomo ove gli ingredienti ideologici non sono mai amalgamabili, e quindi facilmente isolati o inutili, ma soprattutto indigesti!
Chi arriva ad occupare la prestigiosa carica di presidente del consiglio del governo italiano, dovrà fare i conti con un branco di lupi famelici e un’orda di iene sanguinarie. Non soltanto antagonisti del campo avversario; ma anche membri della propria compagine.
Jacopo Fo al funerale della madre ha detto di “essere ottimisti perché Dio è comunista”. Naturalmente se lo dice lui lo crediamo, ma perché allora hanno sempre detto che Gesù era socialista, eppure avrebbe dovuto seguire le orme del Padre?
Le leggi schiacciano i poveri e i ricchi governano le leggi.