Henry James – Libri
Ci vuole un sacco di storia per produrre un po’ di letteratura.
Ci vuole un sacco di storia per produrre un po’ di letteratura.
Quando pensava a lui, provava quasi uno scomodo istinto di protezione.
Io amo il genere Horror perché è come se fosse un bimbo estremamente sincero figlio di nessuno… un rinnegato ed incompreso, inconsapevole delle sue piccole malefatte.Qualcuno deve pur prendersene cura.
Ognuno di noi è il libro/favola della propria vita e non possiamo chiuderlo, bensì dobbiamo aprirlo, scriverlo e continuare a leggerlo senza fermarci mai perché l’inchiostro non finirà mai ma le pagine si e solo allora scopriremo la favola.
Quegli occhi verdi nascondevano il balsamo per eludere i sogni.
Certi sabati sera ho una smodata voglia di trasgressione e anticonformismo, ecco perché resto a casa a leggere sul balcone vista mondo, spiato da una luna calante, cullato da un silenzio crescente.
Fuori si è alzato il vento. Il temporale fa tremare i vetri e un battente si spalanca di colpo, urtando un vaso di terracotta che cade sul pavimento, rompendosi. In lontananza un cane abbaia e qualcuno grida qualcosa.Loro due, però, se ne fregano dei cani, della gente e di ciò che accade fuori.Più niente importa, se non l’ebbrezza di perdersi l’uno nell’altra, la vertigine di scivolare in un baratro e il timore che quel legame si spezzi.Adesso Ilena si aggrappa a tutto quello cui può aggrapparsi: i suoi capelli, l’odore della sua pelle, il gusto delle sue labbra. Benché il cuore le batta così forte da farle quasi male, vorrebbe che quel momento non finisse mai.Poi prova una sorta di vertigine, un senso di vuoto allo stomaco e qualcosa erompe in lei.D’un tratto le pare di essere fuori del tempo, di non tocare più terra, di essere eterna.Di essere proiettata molto lontano.Chissà dove.Altrove.