Johann Wolfgang Goethe – Stati d’Animo
Chi crede nell’immortalità si goda la sua felicità in silenzio, non ha nessun motivo di darsi delle arie.
Chi crede nell’immortalità si goda la sua felicità in silenzio, non ha nessun motivo di darsi delle arie.
Tu mi hai deluso, hai lacerato l’ultimo brandello di speranza che avevo nel cuore, hai strappato le mie lacrime dagli occhi; soffrirò ancora per un po’ lo so, poi però, quando sarà il momento risorgerò dalle ceneri della mia stessa delusione, più forte di prima, pronta a riconquistarmi tutta la felicità che merito.
Chi mi conosce veramente sa come sono fatto. Sa che non amo bugie e prese in giro. La vita mi piace nel rispettoe nella sincerità. Chiunque viva senza conoscere queste cose non può esser amico mio.
Perché combattere, se ero così felice in quel momento? Persino mentre i polmoni bruciavano, a corto d’aria, e le gambe erano immobilizzate dal freddo, ero contenta. Avevo dimenticato cosa fosse la vera felicità.La felicità. Rendeva sopportabile persino la morte.
Non potremmo mai essere tutti felici.
Poiché l’arte sorge dalla personalità, è solo alla personalità che si rivela e dall’incontro delle due nasce una corretta critica interpretativa.
In questi momenti tornano alla mente e al cuore i soliti pensieri e sentimenti di sempre, quelli che sembran sopiti o addirittura (a volte) dimenticati tornano in modo prepotente e irruente nella mia mente e nel mio cuore per tormentarmi e farmi porre le solite domande a cui non riesco mai a trovare una risposta certa ma forse semplicemente una risposta certa non esiste e tutto questo è solo una sorta di labirinto dove ti trovi a passare più e più volte nello stesso identico luogo e non riesci mai a intravedere una strada alternativa.