Jonathan Swift – Amico
Mi piace avere amici rispettabili; mi piace essere il peggiore della compagnia.
Mi piace avere amici rispettabili; mi piace essere il peggiore della compagnia.
Non voglio perderti sei il dono più bello che la vita mi ha fatto.
Se dovessi scegliere tra le meraviglie del mondo… sceglierei un amico sincero.
Un amico è come un cucciolo da abbracciare, un diario che sa ascoltare, un tesoro…
All’unico spicchio di me di cui non smetterò mai d’essere orgogliosa. A quell’amico che mi ha osservata crescere mentre silenziosamente invecchiava. A quell’anima speciale che ha saputo ascoltare con la lingua a penzoloni. A quegli occhi scuri che si intonavano perfettamente con i colori delle mie paure. Al protettore dei miei segreti, dei miei sogni e dei miei piani malvagi. A quella fetta della mia vita che mi ha sempre regalato molto più di quello che poteva ricevere. A quel frammento di me che sa di tenero, buono, morbido e soffice, che profuma di libertà e prato bagnato. Grazie vecchio mio, per non aver mai smesso di aspettarmi scodinzolando. Infondo l’ho sempre saputo che il più umano tra noi eri proprio tu.
Amico mio si dice con troppa facilità, si dice spesso dopo un abbraccio, dopo qualche caffè bevuto insieme, dopo un attimo che credi sia stato di lealtà. Poi passa il tempo e quell’abbraccio si fa sempre più freddo, il caffè lascia un sapore amaro. Sì, amico è una parola impegnativa, è un patto che si firma con l’anima, un impegno d’affetto sincero, un vissuto che dura più “di un attimo”.
La tristezza fa parte della vita. La differenza sta nell’essere tristi e soli, o essere…