Kahlil Gibran (Gibran Khalil Gibran) – Musica
La musica del mare si ferma sulla riva o nel cuore dell’uomo che ascolta?
La musica del mare si ferma sulla riva o nel cuore dell’uomo che ascolta?
I vostri cuori conoscono in silenzio i segreti dei giorni e delle notti.
Mi rifugio nella musica perché mi protegge dal rumore di fondo, dal frastuono che ho dentro.
La musica con le sue note riveste il mio animo.
Talvolta mi piace vedere la storia del rock’n’roll come l’origine della tragedia greca. Immagino un gruppo di fedeli che danzavano e cantavano in piccoli spazi all’aperto. Poi un giorno dalla folla emerse una persona posseduta e cominciò a imitare un Dio.
La mente è una spugna; il cuore è acqua che corre. Non è strano che la maggior parte di noi preferisca assorbire anziché correre?
Attraverso la musica trovo l’appagamento dei sensi, l’estinzione dal fuoco dell’anima, la demolizione della materia in energia e passione e sentimento costrittivo e fatale nell’immaterialità che ci pervade: il nostro tempo e l’identità perduta dell’uomo che non sappiamo più ritrovare in ognuno di noi… smarriti, ci rifugiamo nell’elettricità che fa entrare in risonanza armonica le cellule di cui siamo fatti: “la musica”, in tutte le sue forme ed espressioni.