Lev Nikolaevic Tolstoj – Religione
Non è con l’intelligenza che Lo si capisce, ma è la vita che Lo fa comprendere.
Non è con l’intelligenza che Lo si capisce, ma è la vita che Lo fa comprendere.
C’è sempre bisogno di spazio per allargare la nostra mente, quando cominci il lungo viaggio per scoprire le meraviglie create da Dio, cerchi sempre di uscire fuori dai confini e di pensare all’universo, cercando di capire dove finisce, e ti accorgi che non riesci mai a trovare l’orizzonte, rimanendo talmente affascinato da incominciare a pensare, che la meraviglia più grande creata da Dio si trova dentro la nostra testa, perché è riuscita a immaginare questo viaggio!
Il carattere delle persone non si rivela mai così chiaramente come nel gioco.
Siccome di Dio non possiamo sapere che cosa è, ma piuttosto che cosa non è, non possiamo indagare come egli sia, ma piuttosto come non sia.
A udire questi due nomi, San Benedetto, San Francesco, uno sente piegarsi le ginocchia. I fondatori sono di solito delle aquile, i seguaci delle galline.
Per San Serafino si assaggia il botticino.
Caro Gesù Bambino,avevo impugnato penna e calamaio per scriverti la letterina di Natale con anticipo avendo da porti un paio di quesiti sperando nel regalo di Tue risposte.Lo farò più tardi, un lampo nei pensieri e vorrei io darti un consiglio.Tu certamente conosci il documento “Crimen Sollicitationis” redatto l’anno della mia nascita (1962)Che per vent’anni il capo della direttiva fu il capo odierno della Tua chiesa e nel 2001 ha emesso un secondo documento che non rinnova per nulla il primo, anzi.Caro Gesù quindi non essendomi mai fidato dei tedeschi per lo più se confinanti con l’Austria, mi permetto di consigliarti d’indossare mutandine di latta nella mangiatoia.