Lucia Quarta – Vita
Bisogna essere grati alla vita ogni giorno, alle persone che ne fanno parte rendendoci felici.
Bisogna essere grati alla vita ogni giorno, alle persone che ne fanno parte rendendoci felici.
Lascia che il tempo faccia il suo lavoro. Lascia che tempo porti via il passato. Lascia soprattutto andare quello che è superfluo. Lascia che le cose belle entrino nel tuo cuore, nella tua vita, per vivere giorni felici.
Darei la vita per non morire.
Le pazzie ogni tanto servono, ti fanno sentire la potenza del battito del cuore, rimescolano i pensieri, facendoti andare in overdose di adrenalina e ti ricordano che la vita è fatta di vita.
Mi era stato detto di non cogliere le mele perché appartenevano non so bene a chi. Proprio per questo ne ho colta una e mi è piaciuto rubarla e l’ho addentata di nascosto e il sapore era così diverso dagli altri, così nuovo, quasi divino. E a quel punto, non so chi, mi ha detto che avrei partorito con dolore e che la mia vita non sarebbe stata facile, che avrei dovuto soffrire solo per mostrare la mia esistenza. E così è stato. Sempre in ombra, sempre comparsa, sempre figlia di un Dio minore. Strega, demonio e poi puttana: bruciata sui roghi dell’ignoranza, condannata da un credo cieco e deforme, additata da una società isolata nei sui limiti crudeli e abietti. E adesso sono qui, con la mia vita e con la mia mela in tasca che addento, ogni tanto e ogni morso è un passo avanti, ogni morso è una parte di me che esce fuori, con un sorriso. Firmato: una donna qualunque.
Il passato avrà sempre più esperienza del presente. Il presente avrà sempre più esperienza del futuro. Il futuro, forse, non avrà mai una sua esperienza.
Se si vuole conoscere realmente una persona bisognerebbe impegnarsi nel leggerla tra le righe, e solo allora, forse si potrà dire di conoscerla.