Marianna Ciotola – Stati d’Animo
Quante parole si scrivono ma non si dicono.
Quante parole si scrivono ma non si dicono.
Scivolano sui declivi del cuore parole senza tempo nel dedalo dei giorni.
L’occhio vuole la sua parte, il cuore tutto il resto.
E poi arriva quella sensazione che ti prende la sera al tramonto prima di addormentarti e poi arriva quel brivido che ti prende da dietro ti abbraccia ti placca e poi arriva quel desiderio che ti avvolge ti alleggerisce ti scorre e poi arriva, arriva, arriva, eccola le mie sensazioni erano giuste, basta così poco per non sentirsi soli.
Certe emozioni sono come le persone: nascono, muoiono… ma non si ripetono mai!
Però non è giusto. Così proprio non va. Mi sento come Eva. Si, Eva. Non Adamo. Eva, una fottutissima Eva. Una fottutissima Eva nana. Una nana. E non solo non posso raggiungere il frutto proibito ma non posso neanche toccare nessuna di quelle altre merdose mele. Non una fottutissima mela. E Adamo sta lì che se ne frega. Dorme. No, è morto. Non proprio, ma è come se lo fosse. E se né frega delle mele. Non sente i morsi della fame. Morto. Ho fame Cristo. Ho fame. Continuando così morirò anch’io prima o poi. Che schifo. Non ci arrivo da solo. Sono troppo alte. Che schifo. Che schifo di paradiso. Non lo voglio questo paradiso del cazzo. Fanculo. Non è giusto. Niente lo è. Per favore, che qualcuno mi prenda per mano e mi conduca all’inferno. O come lo chiamate voi… vita.
Si diventa tutt’uno con l’amore quando ad esso confidi il tutto. Diventi il nulla quando quell’amore non ti ascolta.