Michele Gentile – Vita
A otto anni ho capito il mondo, a venti volevo distruggerlo, a trenta mi ha fatto pena. Ora gli do una mano a crescere.
A otto anni ho capito il mondo, a venti volevo distruggerlo, a trenta mi ha fatto pena. Ora gli do una mano a crescere.
La cosa più importante è credere che la vita è quello che sogniamo e che dobbiamo sempre superare ogni tempesta.
Ho sempre creduto che se c’è un posto al mondo dove non esistono le razze questo è proprio l’Italia: infatti le nostre antenate ebbero troppe occasioni di intrattenimento.
Chi non vuole ampliare i propri orizzonti, in fin dei conti è perché non si merita di migliorare. Non sa quel che si perde ma è solo peggio per lui.
La vita è una lunga strada piena di perché che non troveranno mai risposta.
I viaggiatori possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: “Non c’è altro da vedere”, sapeva che non era vero.
Ho imparato con te a non imprigionare il tempo a non sentirlo scorrere a sentire più forte solo il battito del mio cuore a vivere in funzione di esso perché si può sopravvivere ad una vita mesta ma si vive soltanto se si ha il coraggio di provare.