Mirco Stefanon – Religione
Errare è umano, pentirsi è divino, perseverare nel pentirsi è cattolico!
Errare è umano, pentirsi è divino, perseverare nel pentirsi è cattolico!
Con le braccia aperte, spalancate, inchiodate ad una croce hai accolto su di te ogni tenebra di questo mondo, con il tuo capo hai squarciato i cieli e sei salito al cielo, ricordando all’umanità il tuo sacrificio d’amore. Nulla è importante come questo avvenimento, dare la vita per i propri amici, dare la vita per la remissione dei peccati, dare la vita per noi per allontanarci dalle tenebre e rinascere in nuova luce.
Crocevia di morte, e di vita. Punto d’incontro tra la fine e l’inizio. Per molti è tutto, per tanti è il “nulla”. Chi ha un po’ di fede ha lo sguardo rivolto li. C’è chi attende in ginocchio ai piedi della croce. Chi ha fiducia lo accoglie, la croce non fa più paura, è priva dei chiodi. Chi ha speranza lo aspetta, perché Lui tornerà. È solo passato da Gerusalemme.
Nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza è urgente un coraggioso impegno per educare a una fede convinta e matura, capace di dare senso alla vita e di offrire risposte convincenti a quanti sono alla ricerca di Dio.
Siamo tutti dei pastori erranti alla ricerca di una terra, di un domani migliore. Ma se vogliamo trovare la giusta strada dobbiamo seguire quella del nostro buon pastore, Gesù.
La preghiera cristiana è come una diga aperta, dalla quale le acque della grazia possono versarsi sul Mondo.
Gli uomini siamo uguali: Sono dinnanzi a Dio, però.