Mirko Viola – Ricordi
Il retrogusto di un ricordo è sempre amaro.
Il retrogusto di un ricordo è sempre amaro.
A volte, in alcuni di noi, compare con rammarico, il ricordo magico e gioioso della nostra infanzia. Quei momenti, rimarranno solo ricordi, che lasceranno una scia malinconica, capace di dar voce alla parte più profonda di noi stessi, alimentando il desiderio di vagare tra le magie infantili della nostra anima.
Le estati più belle? Sicuramente quelle della adolescenza. Quando tra un bacio rubato dietro ad una cabina, un uscita a due su un pedalò, e un gelato mangiato seduti sul bagnasciuga, non avevamo altro nel cuore che il sorriso di quell’amore che ci sembrava eterno come la nostra spensieratezza.
Ricordavano i tempi passati come se tutta la loro vita fosse rimasta lì a dondolare tra il nulla del tempo e l’aldilà.
Ci sono giorni memorabili nelle nostre vite in cui incontriamo persone che ci fanno fremere come ci fa fremere una bella poesia, persone la cui stretta di mano è colma di tacita comprensione e il cui carattere dolce e generoso dona alle nostre anime desiderose e impazienti una pace meravigliosa. Forse non le abbiamo mai viste prima e magari non attraverseranno mai più il sentiero della nostra vita; ma l’influsso della loro tranquillità e umanità è una libagione versata sul nostro malcontento, e sentiamo il suo tocco salutare come l’oceano sente la corrente della montagna che rinfresca le sue acque salate.
La nostalgia è un’assenza che il tempo non riesce a cancellare.
I confini dei ricordi spaziano in noi, vivono attraverso il pensiero per posarsi nel cuore che non sa dimenticare.