Perché avrei dovuto, mi chiedi, perché avresti dovuto? Ma perché la vita esiste, bambino! Mi passa il freddo a dire che la vita esiste, mi passa il sonno, mi sento io la vita. Guarda s’accende una luce. Si odono voci. Qualcuno corre, grida, si dispera. Ma altrove nascono mille, centomila bambini, e mamme di futuri bambini: la vita non ha bisogno né di te né di me. Tu sei morto. Forse muoio anch’io. Ma non conta. Perché la vita non muore.
La società schiavizza l’individuo coprendo la meraviglia dell’Essere; ma chi è in osservazione, si proietta oltre.
I miracoli esistono. Nascere è già un miracolo!
Non essere ignorante nelle piccole o grandi cose.
Io amo gli uomini che cadono, se non altro perché sono quelli che attraversano.
Essere forti non vuol dire riuscire a superare tutto, ci sono cose che ti lasciano li per terra come quando si riceve un pugno in pieno stomaco. Il peggio non è il dolore che provi in quell’istante, no, quello passa, la cosa peggiore è quello che ti rimane dopo, un senso di assoluta impotenza per non aver potuto far nulla se non incassare un altro colpo.
Uomo sciogliti, fino a sentirti assolutamente indipendente, incondizionatamente libero, poi non eludere l’incombenza e le responsabilità affidateti; evitarle non ti sarà di alcun aiuto.Prima le accetti meglio sarà, perché immediatamente potrai iniziare a plasmare un buon nuovo esistere…