Ovidio (Publio Ovidio Nasone) – Ricordi
Chi avrebbe sentito parlare di Ettore se Troia fosse stata felice?
Chi avrebbe sentito parlare di Ettore se Troia fosse stata felice?
I ricordi non vanno mai cancellati, la memoria ne custodisce la chiave gelosamente.Incancellabili.
Il silenzio, il silenzio che non ha un suono, che non ha un volto, che non ha una voce, ma che ha mille ricordi nitidi, ricordi inafferrabili, incancellabili, ricordi che non ti lasceranno mai.
Non vivo di falsi sogni. Ma mi nutro di veri ricordi. In questo mondo tristemente reale.
Il ricordo è una frattura all’osso dell’oblio.
E speriamo che le nostre anime muoiano col corpo e che nessuna mia parte sfugga all’avido rogo, perché se lo spirito, immune da morte, se ne vola via in alto negli aerei spazi e le parole del vecchio di Samo risultano vere, la mia ombra romana vagolerà fra le ombre dei Sàrmati e sarà sempre straniera fra selvaggi mani.
Si ricorda come mi piace il the.