Ralph Waldo Emerson – Libri
Ogni libro che brucia illumina il mondo.
Ogni libro che brucia illumina il mondo.
Non avevo mai immaginato che conoscere il linguaggio di un estraneo potesse essere eccitante come il primo contatto con il suo corpo, il suo profumo, la sua pelle, i capelli e i nei.
Ogni volta che un bimbo dice: “io non credo alle fatè, c’è una fatina che da qualche parte cade a terra morta”. (da “Peter Pan”)
Scusami se te lo dico, ma a volte è più facile confidarsi con un estraneo.
Furono gli altri ad accorgersi per primi di quello che Alice e Mattia avrebbero capito solo molti anni più avanti. Entrarono nella stanza tenendosi per mano. Non sorridevano e i loro sguardi seguivano traiettorie divergenti, ma era come se i loro corpi fluissero con continuità l’uno nell’altro, attravero le braccia e le dita a contatto.Il contrasto marcato tra i capelli chiari di Alice, che ne incorniciavano la pelle del viso troppo pallida, e quelli scuri di Mattia, arruffati in avanti a nascondergli gli occhi neri, si annullava in quell’arco sottile che li congiungeva.C’era uno spazio comune tra di loro, i cui confini non erano ben delineati, dove sembrava non mancare nulla e dove l’aria pareva immobile, imperturbata.
Parlarono poco: ciascuno era già felice di sentire l’altro accanto a sé. Più niente importava, se non il fatto di essere insieme.
E ora, mi dica, come lo ama?