Renata Tebaldi – Religione
Penso che Dio sia soprattutto giusto e che non sarà possibile barare con lui. Conteranno le intenzioni, buone o cattive, che ci hanno spinto a fare qualcosa, e non gli effetti dei nostri atti.
Penso che Dio sia soprattutto giusto e che non sarà possibile barare con lui. Conteranno le intenzioni, buone o cattive, che ci hanno spinto a fare qualcosa, e non gli effetti dei nostri atti.
I simboli delle grandi trasformazioni storiche non si sfrattano: vale per il tricolore dell’unità d’Italia, giustamente difeso dal vilipedio secessionista, come per il crocifisso che sta piantato nel cuore della civiltà. Il crocifisso, simbolo religioso, cui i cristiani guardano come la stella polare della loro fede, ma è parte integrante della nostra identità di popolo. Parla al cuore dei credenti, ma allunga le braccia sulle sofferenze di ogni uomo e donna, indica traguardi di giustizia, pace e solidarietà. Anche i giudici di Stasburgo dovrebbero saperlo.
Dio è il punto di contatto fra lo zero e l’infinito.
Tutte le notti continuo a chiedere al Signore, “Perché?” E ancora non ho avuto una risposta decente.
Dobbiamo essere sempre vigilanti, sappiamo quanto il demonio sia astuto e approfitti delle nostre debolezze cosi come aveva fatto con Gesù quando aveva fame e lo tentò. Non giochiamoci l’eternità per una semplice debolezza. Preveniamolo con la prudenza…
La preghiera è speranza in azione.
Non c’è salvezza fuori della chiesa.