Si fa presto a dire “non ti curar di loro”. La realtà è ben diversa, devi essere predisposto, altrimenti rischi di impazzire ed è inutile leggere e rileggere saggi sull’ottimismo, il bene ed il male, il buono ed il cattivo, è un eterna lotta, dove forse l’unico modo per sopravvivere è prendersi ogni tanto una rivincita… costi quel che costi.
Le cose accadono all’improvviso, peccato che non siamo quasi mai pronti quando succedono.
Ho lasciato attimi di me, dimenticati su sporche panchine di stazioni sconosciute, ho abbandonato frammenti di emozioni su strade senza voce e ho continuato a camminare, calpestando la vita a piedi nudi per sentirne la consistenza; suole di vita ai piedi, dure come cuoio, un passo avanti e un altro ancora. E se sarà poco quello che avrò, lo farò avanzare, così diventerà tanto.
La vera casa non è fatta di tegole, porte o mattoni. La vera casa è nel cuore di quelle persone che ci fanno sentire al sicuro.
Prima di noi c’è il nulla, poi c’è la vita, poi, di nuovo il nulla, la morte ha solo un attimo di vita.
In fondo alla strada non c’è la luce, c’è il buio e la pace. La luce deve essere nel cammino e va trovata tra le nuvole, le nebbie, la noia; se luce c’è!
Le lacrime faranno posto alla speranza, il futuro cancellerà il passato, dall’amore nascerà una vita nuova.