Silvana Stremiz – Religione
Per alcuni la speranza è “Dio”, per me è il domani, quel giorno che deve ancora compiersi, candido, pieno di futuro.
Per alcuni la speranza è “Dio”, per me è il domani, quel giorno che deve ancora compiersi, candido, pieno di futuro.
Le preghiere non cureranno l’Aids. La ricerca sì.
Nessuno di noi giunge qui da solo; non è permesso. Veniamo inviati da consiglieri anziani e approdiamo in buona compagnia. Lo spirito santo ha una gran quantità di emissari che noi chiamiamo spesso “angeli custodi”. In molti casi un cosiddetto angelo custode è in realtà una guida che ci accompagna per tutta la vita.
Molti italiani, pur modestamente credenti, ritengono il cattolicesimo un patrimonio nazionale irrinunciabile: La Chiesa, da parte sua ha assorbito virtù e vizi degli italiani, in un condizionamento reciproco che ha fatto della religione una caratteristica subculturale, più che un’adesione di fede.
In fondo è questo l’amore, donare senza calcoli, volare sulle ali di un sogno, in bilico sospesa al nulla, osando fino a farsi male, per respirare anche solo per un istante il “senso di tutto”.
Il canto melodioso,Sembra il “Paradiso”…è il canto dei bambini,gli angeli più piccini!…Nella casa del “Signore”,c’è la pace che scalda il cuore…Tutto è ormai lontanoe, tendo a “Dio” la mia mano…Le cattiverie vanno via,la sofferenza non è più mia!Vorrei un mondo pulito e bello!…Vorrei poter dire “Ciao Fratello”! …Ma, solo nella casa del “Signore”proviamo questo grande “Amore”! …Fuori c’è l’indifferenza, la disumanità,una guerra che schiaccia la “Carità”! …Vorrei innalzare a “Te, oh! Signore”,un canto pienop d’amore…Ma, il mio non è melodiosoe, dentro non c’è il “Paradiso”! …Potrei donarti un canto “Peccatore”un angelo sperduto senza cuore!…però, non so come fare, non so cantare!…Dammi una “ragione” per amare!…SoloUn cane abbandonato,ricordo di un momentodi selvaggia crudeltà!Un serio impedimentoal proprio divertimento,una pena che… “Nessuno Pagherà”! …
La sola cosa che frena Dio dal mandare un’altro diluvio è che il primo non è servito a niente.