Silvana Stremiz – Stati d’Animo
Con il dolore mi sono fortificata, ripresa, a volte con fatica. Ma ha reso più intenso poi il momento della felicità, seppure di breve durata.
Con il dolore mi sono fortificata, ripresa, a volte con fatica. Ma ha reso più intenso poi il momento della felicità, seppure di breve durata.
Sono così, io. Certe volte, spiaggia sperduta e solitaria. Altre volte, mare in tempesta e strillante. Certe volte, isola deserta e silenziosa. Altre volte, oceano che abbraccia il mondo.
Altra caduta, altra sfida, altra risalita, ma sono sempre qui. Sempre in piedi! Io non mi arrendo, io non mollo. Sono nata vincente e giuro che vincerò. Arrogante? No, determinata!
Io, così fragile e così forte. Io, così testarda e così condizionabile. Io, così egoista e così sensibile. Io, così tutto così niente, che mi conosco in tutte le mie sfaccettature e a volte non mi conosco affatto.
Vorrei anche io una stanza tutto per me, non chiedo un appartamento sarebbe troppo. Vorrei semplicemente una stanza delle mure che trattengono i miei pensieri, delle finestre che invitano un po di luce poca quella giusta per osservare leggere e poter veder le lettere per scrivere, una sedia per sonnecchiare ogni tanto devo pur far una pausa dal sognare, uno spazio dove nessuno mi può le grida ascoltare nessuno può origliare, una camera dove solo io decido chi può entrare. Sarà la mia camera oscura terrò lì tutte le mie produzioni le più segrete preziose e avvolte scandalose. Vorrei lì il mio mondo intrappolato dove nessuno si può permettere di giudicare.
Miliardi di occhi non vedono, quello che carezzi tu con un singolo sguardo.
A volte ho come la sensazione che la gente voglia ricoprirsi di dolore. Anche di fronte al bello, bramano lo stare male come se fosse un modo utile per ottenere abbracci che a voce non sanno più reclamare.