Stefano Benni – Vita
I rumori della montagna sembrano tutti avvertimenti, gioiosi o tristi. I suoni della città, invece, sembrano dire tutti la stessa cosa: vai in fretta. Oppure, la notte, sembrano lamenti di solitudine.
I rumori della montagna sembrano tutti avvertimenti, gioiosi o tristi. I suoni della città, invece, sembrano dire tutti la stessa cosa: vai in fretta. Oppure, la notte, sembrano lamenti di solitudine.
Ti accorgi che la vita è una foto di gruppo, molti posano, troppi vivono a cantatto con una realtà, che non è di casa, si affrettano a prendere decisioni nell’attesa, di qualcosa, con il rischio che non accada, di qualcuno, con il rischio che non ti veda, del motivo, che ci accomuna dentro la cornice, ancora poco stanchi per dormire.
Di vita ne abbiamo una, anzi forse due, ma lo sapremo troppo tardi, quando finirà la prima.
Non è vero che non si cambia nella vita: si cambia sempre, o in meglio o in peggio.
C’è stato un tempo che vedevo solo nero, le mie parole erano come una corda che legata al mio corpo mi spingeva sempre più giù, fino a stare male fisicamente. Poi da lontano ho intravisto uno spiraglio di luce. Mi ci avvicinai a poco a poco, e di colpo riuscii a distinguere i colori.
Ho visto più scene veritiere e convincenti in teatro che nella vita reale.
Fili creati da pensieri ossessivi imprigionano i nostri corpi, atrofizzano le menti, rendono schiavi di pensieri la forza del nostro voler vivere ripudiando la semplice sopravvivenza è l’arma che spezza ogni ragnatela di oscure visioni. Noi ne possediamo le lame, dobbiamo solo imparare ad usarle.