Tiziano Meneghello – Vita
Quella che noi chiamiamo vita, altro non è che la dimenticanza tra i due infiniti, il prima e il dopo.
Quella che noi chiamiamo vita, altro non è che la dimenticanza tra i due infiniti, il prima e il dopo.
Ho bisogno di te per andare avanti, per affrontare anche questa sfida, per crescere di fronte alla difficoltà, per reagire nel modo giusto, seguendo la tua strada. Solo se tu ci sarai io capirò cosa devo fare, dove devo andare, ti prego aiutami ancora una volta, ti prego assistimi. Ho bisogno di te.
“Esperienza” è quasi sempre sinonimo di “corazza”. Questo ovviamente assume una valenza tanto positiva quanto negativa. Ma ogni cosa nella nostra esistenza ha le sue due facce. La corazza rende forti, ci prepara con discreto anticipo a riceve i colpi o addirittura ci spinge a trovare in tempo la traiettoria per evitare che quell’imprevisto o problema si verifichi. Ma sfuggire la probabilità che qualcosa accada implica anche evitare fin dal principio di fare alcune scelte. Può manifestarsi sotto forma di una specie di preclusione a priori. Ma ritengo sia normale. Il “lanciarsi in ogni esperienza impulsivamente” il più delle volte è riconducibile proprio all’inesperienza.
Un giorno nella vita, in un momento di nostalgia, che non intacca l’anima. Cosa vuoi che sia. Il peggio non è ciò che manca è quello che la vita ci ha dato e poi si è ripresa. Alla fine è l’armonia che vale di più nella vita mia.
La vita è come leggere un libro… tutti possono arrivare a sfogliare l’ultima pagina, ma pochi capiranno il significato di quelle precedenti.
È meglio essere ricordati che non essere mai nati.
La vita ti ha fatto un bellissimo dono, il modo migliore per ricambiarlo è viverlo. Lei si aspetta solo questo.