Vera Santoro – Stati d’Animo
Ci sono sguardi in cui puoi leggere una vita, ci sono parole che ti lasciano solo il vuoto.
Ci sono sguardi in cui puoi leggere una vita, ci sono parole che ti lasciano solo il vuoto.
La diversità, non è un qualcosa di cui ci si deve vergognare. Essere diversi è quando dimostri non solo agli atri che puoi farcela sempre, ma con ottimismo e coraggio lo dimostri soprattutto a te stesso. Essere diversi vuol dire essere unici, insostituibili, sempre fieri di ciò che si è. Sempre pronti a combattere, sempre fieri di sperare e continuare anche la dove gli ostacoli sembrano insormontabili. Io sono così diversa e ne vado fiera.
La vera difficoltà non è liberarsi delle cose o di qualcuno ma sentirsi liberi dalle cose e da qualcuno e rimanerlo! Chiediti chi sei, cosa vuoi, cosa ami, indossa il sorriso più bello che hai e incomincia a guardare con gli occhi dell’anima, quando nell’orizzonte noto scoprirai nuovi colori allora sentirai il sapore della libertà, allora sarai libero.
Frammenti di vite diverse si incontrano, si raccontano, si amano, si intrecciano in un’unica storia.Frammenti di un medesimo tempo si incrociano, si uniscono, si legano per l’eternità.Frammenti di una memoria dispersa si nascondono, protetti dall’ignoranza dell’occhio umano.Frammenti di emozioni che sovrastano, comandano, pensieri e azioni senza alcuna logica.Frammenti di amore, paure, odio e rancore, per chi ha saputo donar tanto.Frammenti di indifferenza, la peggior arma che sa far male più di qualunque lama.Frammenti di piccole cose quotidiane che scrivono la nostra storia.
Nell’immobilità del silenzio avverti l’abbraccio dell’assenza.
Io ero lì, dentro di te, incapace di farmi sentire. Non avevo voce per urlare, ma ero in ogni tuo battito di cuore e ci sarò sempre, anche quando non saprai mai dove sono e non mi vedrai, io ci sarò. Chiudi gli occhi e ascolta. Senti quel flebile sospiro? Sono le mie parole.
La tristezza e la rabbia, sono due sentimenti uno vicino all’altro, e tutte e due hanno bisogno di essere sfogate. Ci si arrabbia perché accade sempre qualcosa che distrugge o intacca la felicità. Ci si arrabbia con se stessi, perché ancora una volta ci si lascia prendere e sopraffare dalla tristezza. Ci si arrabbia perché ci si rende conto che la felicità è difficile da mantenere, ci si arrabbia con quel qualcosa o con quel qualcuno che rende triste. Allora si rincorrere al pianto perché è, liberatorio. A volte alcune cose ti si appendono al cuore come zavorre di piombo, ed esso farebbe di tutto per volare in alto, si tenta di agganciarsi alle molecole d’aria che escono con violenza dai polmoni, cerca di aggrapparsi ad una lacrima, ma proprio non ci riesce. Allora quando si vorrebbe urlare, non resta che altro che mettersi in mano al tempo, perché rallentasse quei battiti concitati, è sciolga quei nodi strettissimi, per far cadere quei pesi. Siamo tutti tanto diversi, quanto simili, in azioni in pensieri e parole, basta che ci rendiamo conto che anche noi siamo in difetto con qualcuno, e allora come possiamo arrabbiarci se neanche noi siamo del tutto perfetti e candidi?. La rabbia degli altri dovrebbe essere aggregata alla nostra per far sentire tutto il dolore che proviamo davanti a certe nefandezze che si subiscono, allora non ci resta che tenere più spesso acceso il lume della ragione! E quando la vita ci avvolge accogliamola sempre con un sorriso. Ed è proprio dopo che la tempesta che torna il sole. Torna il sole per che tutti i brutti momenti che ci sembrano eterni, implacabili vengono poi “dimenticate” La mente sana teme la sofferenza e la fugge; ama la gioia e la cerca. E per nostra mente sana non esita a sostituire le esperienze belle a quelle brutte.