Silvana Stremiz – Comportamento
A volte è più comodo “non sentire” e “non vedere”.
A volte è più comodo “non sentire” e “non vedere”.
Le promesse sono foglie morte, se non si trasformano in fatti concreti.
Tu non mi conoscevi quando ero agli inizi e non avevo idea di come sono davvero le persone.Quelle che hanno un potere assoluto su di te e che tu adori.Non avevo idea delle porcate in cui ti possono trascinare con le loro lusinghe.Dopo, non ti sentirai più quella di prima.Potrai far finta di niente, nascondere tutto sotto le assi del pavimento, ma è come il cuore rivelatore di Edgar Allan Poe, sempre presente.Non puoi parlarne con nessuno, nemmeno se ti tiene sveglio di notte.Non puoi dirlo nemmeno alla persona che ti è più cara, che hai quel cuore freddo e morto, nascosto sotto il pavimento e che è colpa tua se sta là sotto.
Io, tu, lui, lei, tutti noi, non siamo perfetti, siamo solo “conformi” ai lineamenti che ha stabilito lo “standard” degli umani. Abbiamo molti “difetti”, manchiamo in molte cose, ma al contrario di molti genitori che abbandonano i figli con problemi fisici, Dio non ci abbandona, ci accoglie e ci ama. Un handicap fisico è evidente e molti spesso si arrogano il “diritto” di giudicare. Ma nel nostro intimo quanti handicap abbiamo? Chi beve, chi ruba, chi picchia, chi stupra. Non si vedono al di fuori, ma Dio li vede, quindi quando saremo dinanzi a lui l’handicap fisico non sarà un ostacolo, quello dell’anima sì, allora non giudichiamo l’esteriorità e curiamo la nostra interiorità.
Fidati di chiunque merita la tua fiducia… ma lascia sempre spazio al dubbio.
Possiamo credere che rimanere arrabbiati per tanto tempo possa condurci da qualche parte, ma l’unico…
Io non sono un’allodola e gli specchietti li rompo.